giovedì 14 settembre 2023

LA CORTE DEI MIRACOLI

                                                       1972 – 2022

50 ANNI DI GRANDE MUSICA

La nascita e il destino di questo celebre gruppo musicale è comune a tanti altri complessi (così erano chiamate all’epoca quelle che oggi sono  denominate band). All’inizio degli anni settanta l’epopea del beat stava passando il testimone al progressive, in anni in cui si assisteva a un proliferare di gruppi musicali in tutte le salse. Enorme fu la diffusione di formazioni rock progressive di ottimo livello,  ma nella realtà italiana di fianco a queste, innumerevoli erano le band di estrazione più melodica, nel rispetto e nella continuazione della tradizione musicale nazionale. In questo contesto di fertile creatività, in cui a prevalere erano sempre più i carismatici gruppi più che gli interpreti solisti, vide la luce la formazione ortese della Corte dei Miracoli, che per cinquant’anni ha costituito un punto fermo nella storia musicale del territorio dauno. Il fondatore di questa illustre realtà è stato Nino Zicolillo, ostinato, autentico e instancabile appassionato di musica, che, reduce da precedenti esperienze artistiche, volle fortemente fondare quella che è stata ed è la sua creatura. 




Erano altri tempi, oramai remoti, in cui la musica divenne il linguaggio prevalente e più efficace per le giovani generazioni: per tutti gli anni sessanta il mondo e i personaggi musicali hanno contribuito a generare  nuove idee, forti stimoli di rivalsa e di rivoluzione e hanno guidato un ampio movimento di nuova consapevolezza, culminati nei moti del ‘68 e l’anno successivo in quello che è il più celebre e incredibile raduno culturale giovanile della storia, Woodstock.

In collaborazione con i suoi due fratelli, Antonio e Rino, diversi anni prima del 1972 Nino diede vita alla formazione dei Rino e i Rossoneri, nome attribuito in onore della fede calcistica, al gruppo dei Golden Boys e ai 3+2 ‘68. Inoltre, i tre fratelli Zicolillo facevano parte del gruppo di supporto di Andrea Spione, noto trombettista cerignolano, con all’attivo anche alcune apparizione sul canale 1 della Rai. Fu inevitabile che la popolarità della Corte dei Miracoli crebbe in maniera esponenziale, e la loro partecipazione ad eventi del territorio fu un elemento costante e di grande prestigio. Vorrei sottolineare che la formazione aveva un suo impresario e manager che organizzava gli eventi, l'amico indimenticato Angelo Antonio Sacchitelli. 



Originariamente il gruppo della Corte dei Miracoli era composto da: Ciro Balsamo (batteria), Lino Manzi (chitarra), Gerino Ventrella (tastiere), Antonio Miele (basso) e Nino Zicolillo, frontman e voce solista.

Ma questa formazione, nel corso degli anni, ha subìto tanti cambiamenti, a dimostrazione di come la Corte è stato da sempre un laboratorio, un ambiente aperto, tanto da non disdegnare di accogliere tra le sue file giovani musicisti del territorio.

Tra i nomi spiccano quelli di Nicola Maffione alle tastiere, Gianni Petrone alla chitarra, i fratelli Roberto e Vito Giannone al basso, Franco Ariemme alla tromba, Domenico Cappiello, Vito Ventrella e Salvatore Di Pietro alle tastiere, Antonio Zicolillo alla batteria e, dulcis in fundo, la splendida voce di Teresa Di Gianni. 




La Corte dei Miracoli si è resa attiva soprattutto negli anni ottanta, quando ad Orta Nova le calde serate in piazza erano spesso accompagnate dalle note musicali di questa e di altre realtà cittadine (Orta Nova vantava in quegli anni diverse band contemporaneamente). Successivamente, col passare degli anni, le apparizioni sulla piazza cittadina si sono sempre più diradate: ma questo non riguarda solo la band in questione, ma sta coinvolgendo un pò tutti i musicisti del territorio, e la cui causa è il mutare di una tendenza che concepisce la musica dal vivo come retaggio del passato. In più, l'impoverimento culturale e ricreativo di Orta Nova ha fatto il resto. Sono sempre più i cittadini che rimpiangono i tempi passati, non per mera nostalgia, ma per il fatto che la città per alcuni decenni ha vissuto veramente delle stagioni straordinarie, cosa che da diversi anni non succede più qui ad Orta Nova.

Questo è uno spaccato e una testimonianza di una band che ha attraversato cinque decenni, durante i quali il mondo della musica e il mondo in generale hanno avuto profondi cambiamenti. L’unico elemento che non è mutato in mezzo secolo di storia è il loro entusiasmo di fare musica e di salire su un palco, in compagnia dei suoi numerosi estimatori.