mercoledì 16 ottobre 2019

Musica: ALI'VE


Uno degli eventi più originali della Settimana della Cultura senza dubbio è stato quello della sera di mercoledì 4 settembre, ovvero la presentazione di un interessante album musicale del musicista Giovanni Russo.


Pubblicato dall’etichetta molfettese  Digressione Music  e accompagnato dal videoclip di “Acqua Tersa”, Alìve è il nuovo album firmato da Giovanni Russo, musicista dal lungo ed articolato percorso, fatto di ricerca, di contaminazione e di rivalutazione del patrimonio popolare pugliese. Nel titolo sono racchiuse le ispirazioni di questo nuovo disco con il quale l’artista pugliese fa ritorno a casa, alle sue origini e alla sua giovinezza, come è scritto nelle note di copertina: l’album si compone di tredici titoli e, dal punto di vista musicale, vede Giovanni Russo alle prese con un suono dal tratto tipicamente world nel quale convergono, tra incroci ed attraversamenti sonori, elementi di jazz, funky e pop. Non a caso i musicisti che collaborano alla realizzazione del disco provengono dai più disparati contesti:  Livio Gianola (chitarra 8 corde), Teo Ciavarella e Umberto Sangiovanni (piano), Michele Carrabba (clarinetto basso), Flaviano Braga (fisarmonica e bandoneon), Sergio Picucci (basso elettrico), Michele Telera (contrabasso), Stefano Pesante (flauto e sax soprano), Mauro del Grosso (arciliuto), Cesare RizziEugenio Ambrosino e Corrado Niglio (chitarre elettriche), Alfredo Ricciardi e Gennaro Calabrese (percussioni), Antonio Cicoria (batteria) e le voci di Luana CroellaAnnamaria Mirasole e Piernicola Dalla Zeta.



Da collaborazioni di questo genere non poteva che prendere vita un’opera musicalmente matura, di grande suggestione, certamente non di facile consumo e modaiola, ma di qualità tecnica e poetica di enorme spessore.  Inoltre, contemporaneamente alla presentazione del disco,  si è potuto visionare una mostra fotografica, all’interno dell’auditorium, raffigurante stupendi e suggestivi paesaggi pugliesi, con la luce e i colori che solo la nostra regione sa offrire.


mercoledì 18 settembre 2019

VISIONI D'ARTE


Nell’ambito della dodicesima edizione della Settimana della Cultura si è tenuta la mostra collettiva Visioni d’Arte, allestita nel Palazzo ex Gesuitico di Orta Nova, dal 2 all’8 settembre scorsi. La direttrice artistica, professoressa Tommasa Scommegna, per l’ occasione ha voluto dare una impronta ben specifica all’esposizione, con un taglio più contemporaneo e meno “tradizionalista”, coinvolgendo ventidue artisti di varia estrazione e provenienza. Gli espositori, gran parte dei quali con una formazione accademica alle spalle, e altri con eterogenee e interessanti esperienze artistiche, provengono da svariati centri della provincia di Foggia, da Cerignola a San Severo, da Orta Nova a Mattinata, da Foggia a Carapelle, con un curricolo formativo presso eccellenti istituti, primo fra i quali il Liceo Artistico di Cerignola, ma anche l’Accademia di Urbino e quella di Foggia. Le tematiche delle opere vertevano soprattutto su argomentazioni e problematiche della società moderna e tecnologica, con svariate chiavi di lettura che, evitando di limitarsi all’aspetto prettamente figurativo, spingevano più verso un processo di concettualizzazione e di arbitraria lettura che ogni attento osservatore ha potuto attribuire a ciascun dipinto. Non la solita mostra facile e “piaciona”, ricca di orpelli decorativi e di inutili barocchismi, fatta di eccessivi estetismi provinciali, col solo intento di attirare il consenso, ma un invito al pensiero, all’elaborazione del “messaggio” che la tela poteva stimolare. In questo modo un quadro diventava dieci quadri, cento quadri, tanti quanti sono stati gli spettatori che l’hanno osservato con più attenzione. L’arte non più come processo passivo di osservazione, ma lo spettatore diventa parte attiva dell’opera, facendo proprie le istanze che la tela, i colori, la materia stavano proponendo. L’opera è il ponte che mette in comunicazione l’autore con chi la osserva, la scruta, la contempla, entra tra i segni, la tecnica, i colori!



Inoltre, in questa trascorsa edizione della mostra, si è voluto sperimentare la novità di un percorso multisensoriale, che ha visto coinvolti, oltre alla vista, l’olfatto e l’udito: lo spazio espositivo è stato corredato di diffusori di profumi mediterranei e dal suono di musica ambient, da me curati personalmente, con le soffuse note, tra gli altri, di Anuvida & Nick Tyndall, Patrick O’Hearn, Mandalay, Penguin Cafe Orchestra, Jansen e Barbieri, Brian Eno. Una esperienza tutta nuova, che, visto l’alto e competente numero di visitatori, credo abbia avuto un soddisfacente riscontro.



martedì 6 agosto 2019

EVENTI DI FINE ESTATE


Dal 2 al 9 settembre, nell’ambito della Settimana della Cultura, organizzata dall’associazione “L’Ortese dei 5 Reali Siti”, si terrà una mostra dal titolo VISIONI D’ARTE. Il percorso “sensoriale” si articolerà lungo gli ampi corridoi del Palazzo ex Gesuitico di Orta Nova e vedrà la partecipazione di numerosi espositori di varia provenienza e formazione artistica. Insomma, non la solita mostra, ma un’esperienza da vivere tra le mura storiche del Palazzo ortese. Due giorni prima, il 31 agosto, nel largo antistante lo stesso Palazzo, si svolgerà una interessantissima rassegna chiamata “Il Geometra Sognante”, una serata all’insegna della musica e del ricordo di Maurizio Ferrandina, geometra, musicista, artista sognatore. Una emozionante guida attraverso il percorso artistico e umano di Maurizio, in compagnia dei suoi amici di palco e di avventura.

giovedì 14 marzo 2019

NILE RODGERS Il re Mida della musica



C’è chi suona per divertimento, chi per soldi, chi solo per un’effimera notorietà, e c’è chi con la musica è destinato a cambiare il corso degli eventi e della storia del pop! Fortunatamente per tutti gli appassionati, quest’ultima ipotesi conta diversi esempi, ma rari sono quei casi in cui un singolo uomo ha contribuito a scrivere capitoli importanti nella storia della musica, e senza il quale quei capitoli probabilmente non sarebbero stati mai scritti. Nile Rodgers è stata la colonna portante del gruppo degli Chic, celebre band di disco funky, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.  
 Egli cominciò la sua carriera come “turnista” a New York, suonando nella band del rinomato Apollo Theater di Harlem, che di frequente ha accompagnato, tra gli altri  Aretha Franklin, Ben E King e Nancy Wilson! Inoltre Rodgers è stato anche attivista del movimento di emancipazione dei neri, le Pantere Nere, contro le discriminazioni razziali, anche in campo discografico. Nel 1977, insieme al bassista Bernard Edwards e al batterista Tony Thompson forma gli Chic: inutile dire che il successo fu immediato, con numerosi brani da “top ten” e contribuendo ad innalzare la disco music ad alti livelli qualitativi e di popolarità. I brani Everybody DanceLe Freak, e Good Times rimangono fra le canzoni più ascoltate dell'era R&B! E la musica non fu più la stessa: la potenza creativa che Nile Rodgers emanava era destinata a cambiare il corso degli eventi e di molte “carriere” di colleghi a corto di idee e destinati ad un amaro dimenticatoio. Merito di un gusto musicale sopraffino, di un “orecchio” sempre pronto e vigile a catturare nuove sonorità e di un intuito fuori dal comune, teso ad anticipare le mode e le tendenze musicali, oltre che di uno stile chitarristico che affonda le proprie radici nel jazz. In diverse interviste ha affermato di avere avuto una formazione jazzistica e di aver sfruttato alcune progressioni tipicamente jazz per scrivere molte canzoni di successo. Nel corso della sua carriera ha unito la propria conoscenza armonica di matrice jazz con ritmiche dance e funky, dando vita ad uno stile molto peculiare. Naturalmente le profonde conoscenze tecniche hanno contribuito non poco ad alimentare la sua inesauribile vena creativa  volta a rinnovare e a sperimentare. Molto riconoscibile è la sua firma sui numerosi brani e composizioni realizzate per tutti gli artisti da lui prodotti: gli inconfondibili riff di chitarra sono il sigillo di un successo garantito per qualsiasi artista e di qualunque genere musicale!
Primo gruppo ad usufruire dei “servigi” del buon Nile Rodgers furono le Sister Sledge, e lo sforzo risultante del 1978, l'album We Are Family, balzò al terzo posto in classifica e vi rimase a lungo nel 1979. Nel 1980, all’uscita dell’album The Game, John Deacon, bassista dei Queen, dichiarò pubblicamente di essersi ispirato alla contagiosa linea di basso di Good Times, per il brano Another One Bites the Dust. Di li a poco, Rodgers e Bernard Edwards produssero per Diana Ross l'album Diana, che è tuttora il suo album più venduto, contenente i grandi successi Upside Down e I'm Coming Out. Successivamente  si dedicarono anche all'album King of the World per Sheila & Black Devotion ove interpretavano il grande successo Spacer. Nel 1981 Deborah Harry, voce dei Blondie, lavorò con Rodgers ed Edwards nell'album Kookoo.




Anche un icona del rock britannico, come David Bowie, nel 1983, vide la collaborazione di Nile Rodgers, come co-produttore dell’album Let.s Dance (ad oggi l'album di Bowie che ha venduto di più) contenente svariati successi. Il disco fu poco gradito dallo zoccolo duro dei fan del “Duca Bianco”, accusato di essere poco rock e troppo commerciale, ma non si deve dimenticare che all’epoca la carriera di Bowie stava attraversando un periodo di stanca, e questa produzione venne a rinvigorire una ispirazione creativa che stava patendo l’affermazione delle nuove tendenze e le sonorità provenienti dal Regno Unito. 

Nel 1984, di nuovo in tandem con Edwards, toccò a una giovanissima e semi sconosciuta Madonna con Like a Virgin, dando luogo a due successi di grido (Material Girl e la traccia omonima dell'album). Rodgers contribuì a sviluppare significativamente la carriera di Madonna, facendone una stella di fama mondiale! Ma il 1984 è un anno cruciale anche per i Duran Duran: i cinque di Birmingham erano in fase calante, quando oramai si stava esaurendo la spinta post punk e new wave del loro sound. Il brano The Reflex, contenuto nell’album Seven and the Ragged Tiger, arrangiato dallo stesso Rodgers, vide l’introduzione dei primi campionamenti di voce, a cui seguì, sempre nello stesso anno, il singolo The Wild Boys, quest'ultimo incluso (nella sua versione in studio) nell'album dal vivo Arena. I Duran divennero la band più celebre al mondo! Due anni più tardi, continuò il lavoro con i Duran Duran producendo per intero Notorius, la cui canzone omonima raggiunse il secondo posto nella classifica US Billboard Hot 100. Durante uno spettacolo dal vivo, Simon Le Bon presentò Rodgers, dicendo: «Bene, questa band ha superato un momento difficile (durante Notorious). È probabile che la band non ce l'avrebbe fatta se non fosse stato per questo gentiluomo...»!  ma la collaborazione con i Duran era destinata a durare a lungo: Nile contribuì a numerosi altri progetti ed apparizioni con i membri del gruppo durante gli anni ottanta, primo fra tutti il progetto Power Station. Nel 2002-2003 partecipò alla produzione di Astronaut, il nuovo album dei cinque membri originali della band che erano legati da un contratto discografico con la Epic. Nel 2015, dopo più di 30 anni dalla prima produzione, si rinnova la collaborazione per l'album Paper Gods.





Tornando al 1986 Rodgers produsse l'album Inside Story, per la eclettica ed eccentrica Grace Jones per la Manhattan records.
Nel 1996 a Rodgers fu fatto omaggio, dalla rivista Billboard Magazine, del titolo di Primo produttore nel mondo. In quell'anno si è esibito con Bernard Edwards, Sister Sledge, Steve Winwood, Simon Le Bon e Slash in una serie di concerti commemorativi in Giappone che mettevano in scena una retrospettiva della sua carriera. Qualche tempo dopo,  il suo partner musicale e amico di lunga data, il bassista Bernard Edwards morì di polmonite, evento che scosse e segnò  profondamente Nile Rodgers, costringendolo a un lungo periodo di riflessione e inattività. Il 23 marzo 2013 viene ufficialmente annunciato il nuovo album dei Daft Punk, intitolato Random Access Memories.  L'album è stato preceduto dal singolo Get Lucky, uscito il 19 aprile, con la collaborazione di Pharrell Williams alla voce e Nile Rodgers alla chitarra.


Nel 2015 appare anche nel brano e nel video di Gina Heisser " Habibi love" scritto e prodotto per lei, dove è riconoscibilissimo il suo "sound" alla chitarra.






Nell’ agosto del 2016 invece collabora con Christina Aguilera al singolo Telepathy. Concludo l’articolo con due curiosità; la prima è quella che durante l'estate del 2017  Nile Rodgers suona la chitarra per Max Pezzali nel singolo Le canzoni alla Radio, estratto dalla raccolta omonima. La seconda è che Rodgers indirettamente ha contribuito alla rapida diffusione dell’ hip hop, in quanto una interpolazione del ritornello di Good Times, da lui composta con gli Chic, ha largamente contribuito al successo del brano Rapper's Delight dei The Sugarhill Gang.