sabato 5 agosto 2023

CINEMA CICOLELLA: LA FABBRICA DELLE IMMAGINI

 Quando agli inizi degli anni duemila e fino al 2013, più o meno, gestivo un mio spazio sulla rivista mensile “L’Ortese dei Cinque Reali Siti”, oltre a pubblicare i miei pezzi mi piaceva ospitare tra le pagine alcuni amici che avessero qualcosa di interessante da dire, specie se si trattava di argomentazioni di carattere locale. Giuseppe Natile era uno di questi e nel 2007 mi mandò un bellissimo articolo commemorativo sul Cinema Cicolella di via Stornarella, ad Orta Nova, che proprio in quell’anno compiva sessant’anni di attività. Oggi il cinema, o quel che ne resta, compie la bellezza di 76 anni. La struttura da qualche anno non è più operativa, tristemente chiusa al pubblico e, sinceramente, a prescindere dai ricordi e dal romanticismo degli anni che furono, difficilmente potrebbe ritrovare una nuova vita, considerando che negli ultimi anni in Italia sono state chiuse numerose sale cinematografiche (compresa nella vicina Foggia), visto che la natura e la concezione stessa di sala esclusivamente per proiezioni non costituisce più polo attrattivo per le giovani generazioni. Inoltre, è da un po’ di tempo che si rincorrono le inquietanti voci circa la vendita della struttura, del suo possibile cambio di destinazione d’uso e queste notizie (spero false) arrivano in un momento buio della nostra città, che vive in un coma culturale già da qualche anno, coma dal quale sarà molto difficile uscire, visto che siamo vicini alla morte politica e civile, e senza che nessuno muova un dito! In molti si sono auspicati, e si auspicano ancora, che il Cinema Cicolella riapra le sue ampie porte, ma per farlo credo che servano volontà e soprattutto l’idea e la consapevolezza di sapere in cosa si potrebbe convertire l’importante struttura culturale ortese, possibilmente non delegando e affidandoci solo alla magnanimità della famiglia Cicolella.



GIUSEPPE NATILE

Dicembre 2007

< Con la proiezione del film “Il gigante di Boston” di Frank Tuttle, il 20 Dicembre 1947, veniva inaugurato il Cinema Cicolella di Orta Nova. Secondo dati Siae, in sala erano presenti 1148 spettatori, un numero impressionante di presenze. La sala disponeva di una platea di circa 800 posti, ma la vera particolarità erano i 300 posti in piedi (a quei tempi era consentito) e quasi sempre venivano tutti occupati.

Dal 1947 al 1953 la sala cinematografica era gestita dal figlio del capostipite Francesco Paolo, ossia Raffaele Cicolella e dopo la morte di questi, sono subentrati i due figli, Francesco Paolo e Ferdinando. Dal 1960 la gestione della sala ortese è stata curata esclusivamente da Francesco Paolo, coadiuvato dalle figure storiche di Carlo La Vista e dall’operatore di macchina Antonio Spicci.

Nel 1980 venne effettuato un importante restiling: vengono ristrutturati il palcoscenico e sostituite le vecchie sedute in legno con delle poltrone imbottite e viene rifatto il soffitto, quindi migliorata l’acustica, la biglietteria e un confortevole bar. Anche la denominazione viene cambiata in Teatro Cineclub 2000.

Altre importanti modifiche avvengono nel 1998: in occasione del cinquantesimo compleanno della sala, vengono sostituite le porte d’ingresso, nuove poltrone e riduzione dei posti a 600. Anche in questa occasione, cambia di nuovo la denominazione, per un ritorno alle origini; da allora la sala è diventata Supercinema Cicolella.

“ Oggi come allora il nostro cinema è pronto ad accogliere il pubblico ortese e quello di tutto il circondario dei 5 Reali Siti. Quella appena conclusa è stata una stagione discreta, rammenta Carlo La Vista. Alcuni titoli americani e sopratutto pellicole italiane hanno realizzato buoni incassi, nonostante la sempre più serrata concorrenza di Pay TV, computer, DVD e TV satellitari. Ma vuoi mettere vedere un film al buio in compagnia di decine di altri spettatori...!!! “

Auguriamo lunga vita al SuperCinema Cicolella >.

Considerando che la sala Cicolella non è stata solo cinema, ma ha ospitato importanti compagnie teatrali, memorabili serate dell’Antenna D’Oro, concerti storici, rassegne e presentazioni varie, saggi scolastici, credo che ogni ortese possiede un ricordo personale legato a questo magico posto.