venerdì 15 novembre 2013

Lo sapevi.....


… che Demetrio Stratos, una delle voci più importanti e originali della musica popolare, condusse un'importante esperienza incentrata su sperimentazioni e ricerche vocali. I sui studi della voce come strumento, nonché una innata dote naturale, lo portarono, nel corso degli anni settanta, a raggiungere risultati al limite delle capacità umane: era in grado di padroneggiare diplofonie, trifonie e quadrifonie (due, tre e quattro suoni contemporaneamente emessi con la voce). Compì ricerche di etnomusicologia ed estensione vocale in collaborazione con il CNR di Padova, tra il 1976 e il 1978, avvicinandosi alla musica tradizionale orientale, in particolare studiando le modalità canore di alcuni popoli asiatici. Il prof. Franco Ferrero, presso il Centro Studi per le ricerche di Fonetica del CNR dell’Università di Padova, analizzò gli effetti che Stratos riusciva a produrre con la voce. La frequenza era molto elevata (le corde vocali normalmente non riescono a superare la frequenza di 1000-1200 Hz). Nonostante ciò, Demetrio Stratos otteneva non uno, ma due fischi disarmonici, uno che da 6000 Hz che scendeva di frequenza, e l’altro che da 3000 Hz che saliva.
Le analisi sulla voce di Stratos, sia quelle effettuate nel periodo 1976-78, sia le successive, hanno dimostrato che il musicista riusciva a produrre diplofonie, suoni bitonali e difonici (overtone singing), abilità diverse tra loro che è raro trovare nella stessa persona. “La voce - sosteneva Stratos - è oggi nella musica un canale che non trasmette più nulla. L’ipertrofia vocale occidentale ha reso il cantante moderno pressoché insensibile ai diversi aspetti della vocalità, isolandolo nel recinto di determinate strutture linguistiche”. Demetrio Stratos è stato il cantante del gruppo beat dei Ribelli e successivamente la voce della straordinaria session degli Area, band jazz fusion progressive, composta da musicisti di eccezionale talento.
All'età di 34 anni, nel 1979, l’artista fu colpito da una gravissima forma di anemia aplastica. Il cantante andò a curarsi al Memorial Hospital di New York. In attesa di un trapianto di midollo osseo, improvvisamente le condizioni di Stratos si aggravarono tanto da portarlo alla morte, il 13 giugno 1979, per collasso cardiocircolatorio.



La sua scomparsa sconvolse tutto il mondo dello spettacolo e quel giorno l’umanità perse la grande occasione per ampliare ulteriormente i propri orizzonti artistici, anche se l’eredità lasciataci da Demetrio è già immensa. La sua tomba si trova nel cimitero del piccolo borgo di Scipione Castello, nei pressi di Salsomaggiore Terme (Parma). A Demetrio Stratos sono intitolati l'auditorium degli studi di Radio Popolare a Milano, una piazza a Oppido Lucano (Potenza) e una strada a Vaglio Basilicata (Potenza). Nel 1980 la PFM, nell’album “Suonare Suonare gli ha tributato uno splendido brano dal titolo “Maestro della voce”.
                                                                                                                                                                              




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