venerdì 3 ottobre 2014

FLAMENCO E MUSICA BAROCCA

Le suggestioni inaspettate
Spesso il motivo che decreta il successo o il fallimento di un determinato evento è dettato dall’aspettativa che si va a riporre su di esso. In alcuni casi, laddove ci si aspetta uno scarso riscontro, si va a scoprire invece, durante o dopo lo svolgimento della  manifestazione, che  si era visto sorprendentemente giusto. Credo sia proprio quello che è accaduto a due serate “speciali”, organizzate in due contesti diversi e rivolte a un pubblico attento a determinate espressioni artistiche. La scarna estate ortese, con grande sorpresa, è stata capace di ritagliarsi due momenti unici, dalle mille suggestioni, per chi è stato capace di coglierle. Nella tarda serata di giovedì 24 Giugno, con lo sfondo le bianche pareti del Palazzo Gesuitico, si è tenuta la splendida esibizione del  Flamenco Quartet, composto dai musicisti Antonio Auciello, ai sassofoni, Armando Bertozzi, alle percussioni, Riccardo Ascani, alle chitarre e dalla ballerina spagnola Reina Lopez: si tratta di artisti tra i più apprezzati nel mondo flamenco/ jazz e protagonisti di numerose collaborazioni con star di fama mondiale. L’evento, organizzato dall’associazione di studi storici “I 5 Reali Siti”, non nuova ad apprezzati exploit culturali, ha visto l’esibizione del trio dei suonatori all’interno del progetto sperimentale Flamenco Etno Jazz, le cui inedite sonorità, caratterizzate da  inventiva, sentimento e lirismo, hanno avuto il pieno apprezzamento dalla più attenta critica internazionale.  Le note hanno accompagnato i passi sinuosi, romantici e decisi della ballerina Reina Lopez, fondatrice e docente dell’associazione culturale Arte Encuentro Flamenco. Era inevitabile che questo piccolo ensemble musicale potesse essere capace di trascinare l’ascoltatore in un’atmosfera  creata dai formidabili passi della danza andalusa,  avvolti da sonorità spagnole e arabeggianti, grazie all’espressività del suono del sax,  sostenuto dai colori della chitarra e incalzato dalle progressioni percussive del cajón.
Il secondo evento si va ad inserire nell’ambito del festival Notti Sacre, interessante ed ambizioso progetto che si pone l’obiettivo di coinvolgere le Diocesi pugliesi nel programma culturale che ha caratterizzato in questi anni la cultura sacra a Bari, al fine stimolare l’attenzione alla cultura sacra, in collaborazione con il Progetto Culturale della CEI. Questo progetto, promosso dall’Arcidiocesi di Bari, si prefigge di istituire nelle più importanti Diocesi della Puglia, nuovi festival di arte sacra, sotto il nome di Notti Sacre,  in modo da poter costituire una rete di “festival Notti Sacre” di Puglia, nella quale le diocesi coinvolte possano sviluppare l’idea di produzioni artistiche legate al sacro, per diffondere la stessa cultura e avvicinare il pubblico alla tradizione sacra,  sia storica che contemporanea. Si vogliono così promuovere molteplici linguaggi artistici: musica sacra, pittura e scultura sacra, fotografia, scritture e poesia su tema sacro, oltre ad incontri e dibattiti con scrittori, intellettuali, musicisti, artisti, personaggi dello spettacolo e dell’arte, a confronto col sacro,  a riferimenti della vita ecclesiale, veglie notturne di preghiera, incontri di meditazione e approfondimento di alcune tematiche e quant’altro possa stimolare e attrarre attenzione verso il mondo della cultura sacra. Il progetto intende, altresì, puntare al recupero e alla valorizzazione di artisti, compositori storici e contemporanei pugliesi, alla conoscenza e diffusione del territorio nel patrimonio della tradizione. Particolare attenzione sarà posta verso le location significative delle rispettive diocesi, in relazione allo sviluppo turistico del territorio e alla salvaguardia delle tradizioni popolari, rituali e liturgiche locali. In questo grande progetto regionale si è venuta ad inserire la tappa conclusiva del Festival, con il concerto tenutosi la sera del 13 settembre, nella Chiesa Madre  B.M.V. Addolorata di Orta Nova, ad opera dell’Associazione Polifonica Florilegium Vocis, con il tema di musiche barocche dal titolo  VOX MIRABILIS – IL SACRO BAROCCO ITALIANO, rassegna di autori barocchi in un contesto di musica sacra.
Il Florilegium Vocis è un ensemble vocale, formato da voci soprano, tenori, alti e bassi, accompagnato dall’ensemble della Cappella di Santa Teresa dei Maschi, gruppo musicale contraddistinto, oltre che dalla padronanza dell’uso, anche dalla fattezza degli strumenti, che sono copie fedeli degli strumenti originali barocchi. L’eccellente direzione del Maestro Sabino Manzo, che ha accompagnato al cembalo le esecuzioni dei brani, ha contribuito a rivestire le pareti e i soffitti della Chiesa Madre di suoni sublimi e canti dalle atmosfere “gotiche”, con  le immortali note, creazione della fede e dell’intelletto umano.

 

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